Quali sono i tuoi standard da natural? Di Oreste e Francesco.
Il culturismo fisico è nato nel 1901, data della prima competizione mondiale del culturismo. Fino al 1950 circa si poteva parlare di “sano” culturismo.
Quando critichiamo i moderni metodi di allenamento, non diciamo che Dexter Jacson (è un esempio) non sa allenarsi e che non dovrebbe allenarsi con i cavi e le macchine o che con l’OST avrebbe vinto il Mr Olympia.
Perché? Perché non ce ne può fregar di meno. Perché è pieno di medicinali come una mucca da allevamento e i suoi metodi NON SONO APPLICABILI A TE!
Lo capaci questo elemento fondamentale?
Se vuoi crescere con i metodi di chi assume più medicine di un malato terminale e più testosterone lui in un giorno che quanto tu ne produca in un mese e più, allora sei un sognatore, e di questi già ne è pieno il mondo.
Se credi a chi spara cretinate di allenarti come i pro odierni, lascia la community ost per altri gruppi, ne è pieno il mondo.
Noi non vendiamo bugie, né facili illusioni.
Quello che serve a te atleta amatoriale natural non è quello che serve a un pro dopato! Ragiona con la tua testa. Ragiona con quella testa che Dio ha deciso di donarti. Sai perché abbiamo due orecchie e una sola bocca? Perché sarebbe cosa buona e giusta ascoltare il doppio di quanto si parli. E ora, smettila con queste dannate croci ai cavi e fai una buona panca come Dio comanda.
Se qualche milligrammo di testosterone natural in più fanno di un uomo di colore un super uomo rispetto all’uomo bianco, cosa credi che facciano grammi in più di testosterone al giorno?!?
Quindi, arriviamo al punto.
Volume, intensità, frequenza? Cosa è meglio per un natural non agonista, che non sia un talento genetico e il cui obiettivo sia quello di migliorare la propria composizione corporea e la propria forza muscolare, entro i limiti impostigli da madre natura?
Come Brooks Kubik insegna, i volumi di allenamento nel periodo compreso tra i primi del ‘900 e gli anni ’50 – ’60 erano generalmente bassi, nel senso che mediamente venivano eseguite solo 3-4 serie pesanti per sessione in full body svolte 3 giorni a settimana…
Un esempio tipico di routine era
Military press 3-4 serie da 5
Power clean o Stacco 3-4 serie da 5
Floor press 3-4 serie da 5
Curl 3-4 serie da 5
Rematore 3-4 serie da 5
Squat 3-4 serie da 5
Le serie erano tutte pesanti, ma mai al cedimento…
Questo sistema fu codificato da Bob Hoffman nei primi del ‘900 e prese corpo nei corsi dello York barbell, palestra appunto fondata dallo stesso Hoffman e che fu luogo di ritrovo di vari atleti noti (John Grimek, Steve Stanko, Tommy Kono, e tanti altri).
Bob Hoffman chiaramente non inventò nulla, ma raccolse semplicemente le esperienze degli strongman di fine ‘800 e creò un corpus di regole, adattabili a tutti e divulgate attraverso i corsi…
Vi è da dire anche che già nei primi del ‘900 Alan Calvert scrisse il corso di Milo, un libro contenente numerose indicazioni e progressioni.
Già negli anni ’50 Joe Weider cominciò a sponsorizzare tabelle differenti con maggiori volumi e negli anni ’60 si plasmò un nuovo sistema di allenamento, caratterizzato da tabelle frazionate (generalente 2 split su 6 giorni) alto volume e molti esercizi di isolamento, metodo che ovviamente si impose al 100% negli anni ’70!
Con la diffusione degli steroidi anabolizzanti i culturisti si resero conto che era possibile sostenere volumi di allenamento molto elevati e frequenti, con molti esercizi, circostanza questa che determinò una perdita di importanza ed un progressivo abbandono delle tabelle full body, degli esercizi della pesistica o loro varianti.
Joe Weider prese quelle che erano le tabelle che i culturisti eseguivano poche settimane prima delle gare per “definirsi” e le consigliò anche a chi voleva aumentare di massa!
Le full body a basso volume sono quindi la chiave di tutto?
Ci teniamo ancora una volta a ribadire che da natural, che ci si alleni full body o split routine, multiarticolari e/o mono, non si diventa Hulk, per cui meglio dirlo prima che qualcuno si illuda, ma è certamente possibile che, a parità di genetica, alcuni approcci funzionino meglio di altri…
Alla luce delle metodologie utilizzate nell’era pre-steroidi, possiamo certamente affermare che per un natural siano più efficaci approcci basati sull’intensità (non intesa come tirare 1-2 serie a cedimento, cosa che è alla portata di pochi, in genere atleti molto molto esperti e dotati di una notevole capacità di spremersi in quei 2 sets), quindi carichi pesanti (che però permettano un’esecuzione corretta e che per questa ragione siano gestibili) con un numero medio-basso di serie (in genere 3-4 allenanti, comunque non più di 5 o 6) eseguite in allenamenti da 3 giorni a settimana….Perchè 3 giorni? Perchè le 48-72 ore consentono un recupero completo di tutti i sistemi dato che il nostro corpo non ragiona solo a “sistema muscolare” e allenarsi tutti i giorni, anche se si toccano distretti differenti, viene comunque percepito dal corpo (snc, organi interni, articolazioni) come stress (le articolazioni e i legamenti impiegano il doppio rispetto ai muscoli per recuperare)…
Anche 2 soli allenamenti per alcuni soggetti potrebbero andar bene…
A queste regole chiaramente esistono eccezioni, ma rimaniamo convinti che ultimamente vi sia una notevole tendenza a ragionare da professionisti, esternata spesso da ragazzi che si allenano semplicemente per migliorare il proprio fisico.
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