“Se ti abitui a mettere dei limiti a quello che fai, fisicamente o in qualsiasi altro livello, questo si ripercuoterà in tutte le tue azioni per il resto della tua vita. Si propagherà nel tuo lavoro, nella tua morale, nel tuo essere in generale. Non ci sono limiti, ci sono fasi, ma non devi rimanere ancorato ad esse, bisogna superarle… L’uomo deve costantemente superare i suoi limiti”. (Bruce Lee) 

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Queste parole del grande Bruce Lee ci pongono davanti ad  un dilemma: è possibile per l’uomo non porsi alcun limite?

Molti studiosi di potenzialità della mente insegnano che bisogna avere dei pensieri potenzianti, positivi e non limitanti, negativi.

Se penserò “ce la posso fare, è alla mia portata”, qualsiasi ostacolo, all’apparenza insormontabile, sarà per me superabile in modo più efficace e semplice: entrerà in gioco solo la forza di volontà!

Come è possibile tutto ciò? 

Alcuni pongono in gioco la fisica quantistica che osserva come il pensiero può governare e influenzare l’azione (principio anche dei fautori della LOA – Law Of Attraction).

Alcune particelle, dette neutrini, cosi’ come già confermato per i fotoni, possono trovarsi in quella che viene detta una sovrapposizione di due stati, ossia la loro condizione rimane sconosciuta fino a quando non vengono esaminati dall’osservatore. Appena l’osservatore li guarda con attenzione, questi cambiano immediatamente direzione per dirigersi dove l’occhio pone attenzione.

Diversi studi hanno dimostrato come in persone con degli handicap (non vedenti, sordomuti, persone prive di un arto, etc.) il cervello si “modifica” per ampliare quella parte dello stesso che viene in soccorso delle menomazioni. Anche le onde cerebrali possono, in base a specifiche modulazioni delle frequenze applicate, stimolare e migliorare le proprie percezioni sensoriali (si pensi, ad esempio, alla musica durante una seduta di allenamento, essa permette di diminuire la percezione della fatica e di aumentare la concentrazione).

E, infatti, uno studio americano, ha mostrato chiaramente come c’è un collegamento tra sistema immunitario e cervellohttp://www.nature.com/nature/journal/v523/n7560/full/nature14432.html

Dall’altro lato, però, come è possibile ampliare le capacità intellettive, è anche possibile diminuirle. Ciò può avvenire o per inattività o per pensieri autolimitanti.

Alcuni studi sociologici hanno riportato dei risultati alquanto indicativi riguardo l’influenza delle opinioni sul cervello e sul comportamento umano.

È stato sottoposto all’insegnamento di una educatrice un gruppo di allievi dotati della stessa capacità intellettiva. Durante la presentazione alla maestra venivano indicati alcuni allievi come superiori ad altri per Q.I. (Quoziente Intellettivo). Si è riscontrato poi, dopo un periodo di insegnamento, che i bambini indicati come “superiori” per intelligenza avevano effettivamente dato risultati migliori; questo non per una loro speciale capacità ma per un modo diverso di comunicazione adottato dall’insegnante nei loro specifici confronti.

Cosa dimostra questo studio? Se noi ci poniamo nell’ atteggiamento mentale della vittoria, del successo, del non porsi limiti, allora vedremo che i progressi verso la realizzazione dei nostri obiettivi e dei nostri sogni non saranno una chimera.

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“Conoscendo gli altri e conoscendo se stessi, in cento battaglie, non si correranno rischi; non conoscendo gli altri, ma conoscendo se stessi una volta si vincerà e una volta si perderà; non conoscendo né gli altri né se stessi, si sarà inevitabilmente in pericolo ad ogni scontro”. (Sun Tzu – “L’arte della guerra”)

Questo è quello che abbiamo cercato di trasmettere, io e Gianluca, nel nostro libro, qui: https://www.oldschooltraining.net/the-secret-of-mind-and-body/

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