Oggi do la parola a Paolo Esposito, vincitore del Grand Prix Gensan del 2017, categoria over 40, per mostrarti,ancora una volta, se ve ne fosse ulteriore bisogno, come si può vincere una competizione di bodybuilding anche preparandosi con full body e in multi frequenza!

Piero Nocerino Docet:

 

Iniziamo subito.

– Ciao Paolo e benvenuto nella nostra comunità OST, la comunità di appassionati della Old School Training, parlaci un po’ di te e della tua passione culturistica.

Ciao Oreste, innanzitutto volevo ringraziare te e fare un caloroso saluto a tutti gli amici della comunità, della quale con piacere anche io ne faccio parte.

Mi presento, sono Paolo e sono un addetto ai lavori, in quanto mi occupo della gestione dell’area attrezzi di una piccola e funzionantissima realtà che è l’Evergreen di Pianura (NA).

Struttura nella quale sono orgoglioso di insegnare, secondo la filosofia OST la cultura fisica,di un tempo, tanto per intenderci quella nuda e cruda, senza inutili e dannose “divagazioni sul tema”, che a quanto pare oggi sono la colonna portante di chi sfrutta questa disciplina per uno scopo di mero marketing e business. Come dico spesso ai miei allievi “l’Ave Maria”in Chiesa non si può cambiare!!! Quindi, per coerenza (coscienza) personale e sopratutto validità del metodo cerco di essere in primis, fisicamente quello che professo verbalmente.

– Tu sei un culturista “moderno”, ma c’è qualcosa che ti piace, preferisci o usi dei sistemi della “vecchia” scuola?

Il mio approccio sia in off season che in pre-contest abbraccia totalmente gli ideali tramandati dall’ old school training, amo poco e per nulla dividere l’allenamento, in quanto credo che non ci sia di meglio che una Full body, i benefici di tale protocollo sono evidentissimi, perché solo non considerando il corpo come assemblaggio di vari gruppi muscolari si può ottenere uno sviluppo proporzionato e simmetrico che richiama l’aspetto compatto degli atleti dell’Golden era.

–  La forza è importante per la massa per te?

Considero la “forza”l’elemento principe”da allenare in ogni programma che si rispetti, un muscolo più forte nel 99% dei casi è guarda caso anche più grande (mistero della fede).

Questo è quanto realmente eseguo per prepararmi alle competizioni, fino alle ultime 6 settimane. Arrivato a tale data ritengo passare ad una semifull portando da 3 a 4 i workout settimanali, tenendo gli stessi esercizi sempre per 5 sets, operando un piccolo cambiamento, l’ultimo set lo eseguo in drop, fino a completare un numero alto di reps prefissate (ad esempio 50) scalando il carico ogni volta raggiunto il cedimento, in questa fase e per applicare questa metodica anche sui quads ricorro all’hack squat, macchina che mi consente un’esecuzione lenta e controllata.

– So che ti stai preparando ad una competizione culturistica con una fullbody, insolita, ma vicina al nostro modo di vedere OST. Ci parli della competizione e della tua programmazione?

Sto preparandomi ad una competizione molto importante in Campania e al ritorno in IFBB con la Notte dei campioni e delle stelle.

Una mia tipica tabella in off è composta, tanto per rendere l’idea agli amici appassionati, da esercizi come la panca piana, dip alle parallele, rematore con bilanciere, stacchi da terra, military press (spesso eseguito dietro la nuca) back e front squat, l’unica macchina alla quale ricorro spesso è la leg curl, tutti questi esercizi elencati vengono svolti ricercando un progressivo aumento del carico adottando un approccio in 5×6/8, i primi 3 sets sono di avvicinamento, il quarto eseguito fino al completo cedimento positivo e l’ultimo un vero set portato al fallimento ed oltre inserendo specie in pre-contest la tecnica del rest pause, per me fondamentalissima.

Per quanto riguarda invece il lavoro sulle braccia è davvero esiguo, mi limito ad eseguire 2 sets al cedimento di curl con bilanciere e 2 di spinte su piana ad impugnatura stretta.

– Oggi si fa un grosso parlare del digiuno intermittente e tu hai ultimamente chiarito che se vuoi aumentare di massa muscolare, devi mangiare tanto e spesso e allenarti nelo stesso modo. Diverso è il discorso salute. Gli atleti della Old School mangiavano come leoni affamati da una settimana ed erano forti come tori e molto muscolosi. Quanto è importante l’aspetto alimentare rispetto all’allenamento che si svolge?

Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, in off le fonti proteiche che prediligo sono carni rosse e latte intero al quale aggiungo sempre circa 30/40 gr di whey in polvere, mentre fonti come riso,  patate e miele per ricariche veloci rappresentano la benzina.

Discorso cambia ad 8/10 settimane pre-gara dove riso, albumi, carni bianche e merluzzo, verdure sono gli unici e solo alimenti permessi…testa bassa e zero pasti liberi…o cheat meal se preferisci.

Per quanto riguarda il discorso del digiuno intermittente, lo trovo molto sensato in termini salutistici, ma questa è letteralmente costruzione del corpo, quindi fornire in maniera costante elementi nutritivi di qualità è parte principale del programma, a digiuno neanche i denti mi lavo, un allenamento a stomaco vuoto credo di non averlo mai fatto in vita mia, on questo non voglio ridicolizzare nessuno, sia chiaro.

– L’integrazione è importante o è un aspetto da poter trascurare?

Come integratori utilizzo esclusivamente whey, bcaa e glutammina, nel pre-gara considero almeno sulla mia persona fondamentali gli Eaa. Sono poco incline ad assumere integratori come pre-workout ed altri che ritengo davvero uno spreco di denaro, preferisco con quel denaro comprare bistecche e uova, alimenti solidi, insomma.

– Grazie per la tua disponibilità!

Grazie a te di avermi invitato per raccontare il mio punto di vista agonistico!

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