La mente OST olimpica
“Ho preso il processo di visualizzazione dal programma dell’Apollo e l’ho inserito nel programma delle Olimpiadi degli anni 80′ e 90′. Era chiamata “Prova Motoria Visuale”. “Quando visualizzi, materializzi.” Ciò che è interessante della mente è che prendemmo degli atleti olimpici e li collegammo con apparecchiature sofisticate di bio-feedback. Gli facemmo correre la corsa solo nella loro mente. Incredibilmente si attivavano gli stessi muscoli, nella stessa sequenza, quando stavano facendo una corsa nella loro mente così come quando correvano in pista.
Come poteva essere? Perché la mente non può distinguere se lo stai realmente facendo o se è solo un esercizio mentale. Pensa che se lo hai fatto con la mente, lo hai fatto con il corpo! Quando stai visualizzando, quando hai creato quell’immagine che agisce nella tua mente, sempre, e solamente, concentrati sul risultato finale!” – Denis Waitley
Se anche tu, come me, da piccolo hai sognato di partecipare alle olimpiadi e sei rimasto affascinato dalle loro gesta e forza di volontà, allora continua a leggere perché quello che ho da dirti non lo trovi gratuitamente in rete e può darti quella marcia in più per primeggiare nello sport.
Pronto? Cominciamo pure…
Mentre negli anni passati quando parlavi di visualizzazione e di energia della mente eri preso semplicemente per pazzo, oggi già ci sono alcuni importanti studi (oltre quelli della fisica quantistica) che sembrano aver accertato che esistono energie che la mente umana ancora no nriesca a comprendere, come questo http://www.nature.com/srep/2013/130228/srep01319/full/srep01319.html in cui si è visto che topi da laboratorio messi a distanza l’uno dall’altro riuscivano a comunicare ugualmente con la mente.
Tutti credono che l’atleta di rango mondiale, se non olimpico, si alleni curando la tecnica alla perfezione.
Quello che non tutti sanno, però, è che dietro alle prodezze fisiche di questi atleti, vi sono anni e anni di allenamenti mentali per allontanare le distrazioni, ridurre lo stress e l’ansia e migliorare la concentrazione e la resistenza di cui hanno bisogno per ottenere le prestazioni ottimali.
Il primo libro in assoluto scritto in merito al miglioramento delle prestazioni sportive grazie a strategie e trucchi psicologici, è stato “Inner Game of Tennis”, di W.Timothy Gallwey.
Dopo di esso, centinaia di libri hanno trattato l’argomento (tra cui anche uno degli autori dell’articolo che stai leggendo, col suo “Dalla PNL al Fitness” edito dalla Bruno Editore).
Nelle scorse olimpiadi la nostra Jessica Rossi è riuscita a ottenere il meraviglioso risultato di 99 punti su 100 al tiro al piattello con l’aiuto di un mental coach eccezionale. A memoria d’uomo, mai risultato fu più sorprendente.
“Nel tiro a piattello ci vuole molta concentrazone, che mi dici degli altri sport, invece?” mi dirai tu…
L’ex medaglia d’oro olimpica, vincitore della stremante gara del decathlon, Bruce Jenner, una volta disse , “Devi allenare la tua mente come alleni il tuo corpo“. Jenner diceva che l’allenamento è per il 90 per cento mentale e per il 10 per cento fisico.
Non ne sei convinto ancora?
“Curare solo l’aspetto tecnico di questo sport non ti porterà molto lontano“, ha detto l’oro olimpico, la ginnasta Shannon Miller nel corso di un’intervista con la Fondazione Dana. “L’aspetto mentale è quello che ti spingerà più in là, soprattutto quando si sta parlando del meglio del meglio. Nei giochi olimpici, tutti sono atleti di talento. Tutti si allenano duramente. Ognuno fa il lavoro che deve fare. Ciò che separa le medaglie d’oro dalle medaglia d’argento è semplicemente il gioco mentale. ”
La tua fortuna inizia da questo articolo perché non hai bisogno di essere tra il gruppo di atleti scelti per la selezione per le olimpiadi per beneficiare dell’allenamento mentale.
Esistono dieci strategie mentali che gli atleti olimpici usano per le loro gare e che tu puoi usare a tua volta per aumentare le tue prestazioni atletiche/sportive. Oggi voglio parlarti delle più importanti, le prime sei (le altre sonoAvere confidenza con i propri muscoli –Controllo del respiro – Gestione dell’ansia – Stop thinking – Pensiero positivo – Psicologia non verbale e gestione del corpo).
1) Visualizza il risultato desiderato.
Sei a conoscenza che il cervello umano non riesce a distinguere tra un oggetto, un’attività, una sensazione immaginata e una reale?
Molti atleti utilizzano la cosiddetta tecnica delle “immagini mentali“.
La tecnica della visualizzazione viene da lontano e fu testata per la prima volta sugli astronauti costretti a lunghi mesi nello spazio in assenza di gravità. Si scoprì che eseguire un allenamento mentale nello spazio era identico, per il cervello e i muscoli ,ad eseguirlo dal vivo sulla terra e i loro muscoli non si ipotrofizzavano.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’allenamento mentale può essere quasi altrettanto efficace come l’allenamento fisico. Uno studio, pubblicato sul Journal of Sport & Exercise Psychology nel 1996, ha scoperto che immaginare il sollevamento di un peso causa dei cambiamenti reali nelle attività muscolari.
La ricercatrice Angie LeVan ha scritto sul giornale Psychology Today. “Abbiamo riscontrato che le pratiche mentali possono migliorare la motivazione, aumentare la fiducia e l’auto-efficacia, migliorare le prestazioni del motore, il primo passo per il successo e aumentare gli stati del flusso è potenziare l’attività del cervello.”
La visualizzazione non è il semplice immaginare, è qualcosa di più intenso. Significa vivere nella propria mente ogni singolo aspetto dell’allenamento, compreso il riscaldamento. Devi analizzare tutti gli elementi del gesto atletico in modo vivido ed esplicito.
Gli esercizi di visualizzazione sono utili anche per migliorare la tecnica.
Se la premessa è valida, che cioè tutto ciò che immagini vividamente, fa attivare le stesse aree cerebrali del movimento veramente eseguito, allora pensa a come puoi migliorare la tua tecnica se ripeti costantemente e CORRETTAMENTE il gesto atletico (se lo ripeti in modo errato, mentalmente o meno, non migliorerai di molto).
2) Meditazione.
Non sto parlando di qualche tecnica asceta per farti levitare, ma di una sana tecnica per rilassarti e calmarti anche nel bel mezzo di una competizione olimpica.
La snowboarder Jamie Anderson ha vinto l’oro a Sochi anche con l’aiuto della meditazione.
“Ieri sera, ero così nervoso“, ha detto la Anderson al Washington Post . “Non riuscivo nemmeno a mangiare. Stavo cercando di calmarmi. Mettevo su qualche musica di meditazione e bruciavo un po’ di salvia. Poi ho praticato un po’ di meditazione e sono riuscito a dormire bene.”
Gli atleti della Old School erano soliti meditare prima delle competizioni importanti.
Oggi sono molti gli atleti che usano la meditazione come pratica quotidiana nei lori allenamenti, tra questi ricordiamo:
Kobe Bryant, Tiger Woods , LeBron James e Kerry Walsh.
3) Abbattere la vocina interiore
Aspetta un attimo, non sto dicendoti che sei pazzo, né che ascolti gli alieni che ti parlano mentre ti alleni. Sto solo facendoti riflettere sul fatto che tutti noi abbiamo una vocina interna che ci parla, anche adesso che stai leggendo e stai pensando “ma questo qui che sta dicendo? È completamente folle o devo continuare la lettura?”
Vedi, spesso, quando ti capita di affrontare una sfida importante, dentro di te pensi di non potercela fare, di non essere all’altezza, di fare una brutta figura solo provandoci… questo è il cosiddetto self-talk, o dialogo interiore.
Una meta-analisi di studi psicologici sullo sport effettuata dallo psicologo Antonis Hatzigeorgiadis e dai suoi colleghi, pubblicata in Perspectives on Psychological Science, ha rilevato che il tuo dialogo interno, correttamente indirizzato, può aiutare a migliorare la tua performance sportiva.
4) Fissare gli obiettivi
Caro amico, se nella vita non hai obiettivi, finirai per essere alle dipendenze di chi, invece, gli obiettivi li ha bene impressi nella mente.
Così è per lo sport. Devi avere obiettivi a lungo raggio (vincere l’olimpiadi) e altri piccolo obiettivi medi e brevi (partecipare ai prossimi mondiali; prima ancora, vincere le nazionali e prima ancora vincere le gare regionali).
Prova questo suggerimento del nuotatore olimpico Gary Hall:
“Quando avevo 16 anni, durante l’allenamento per i miei primi giochi olimpici, il mio allenatore scrisse tutti gli obiettivi da raggiungere sulla parte superiore della tavoletta che usavo ogni giorno in allenamento. Non potevo non leggerli. Il risultato è stato che ho fatto parte della squadra olimpica.”
Quindi, trova il modo, fallo con il tuo iPhone o con i post it, ma scriviti gli obiettivi che vuoi raggiungere e lotta per il traguardo.
Dattene di annuali, mensili, settimanali e giornalieri. Più ti focalizzi sul presente, sui piccoli passi, sulle piccole vittorie quotidiane e più anche l’obiettivo a lungo termine si avvicina.
5) Affermazioni costanti
Affermare più volte al giorno parole potenzianti e invoglianti e vivere come se il risultato fosse già stato raggiunto, aiuta molto nel rafforzare l’autostima e l’immagine vincente di sé. Un’immagine mentale migliore porterà ad un uso migliore del corpo, oltre che ad un linguaggio non verbale potenziante che a sua volta rispecchierà un atteggiamento mentale da vincente.
Osserva Anthony Robbins, un maestro in questo:
6)Raggiungi il flusso
Il culmine di tutte le tecniche mentali è il cosiddetto “Flusso” o “essere nella zona“.
Il flusso è definito come uno stato mentale in cui l’individuo trascende il pensiero cosciente e raggiunge un elevato stato di sforzo e concentrazione incrollabile. Ha una calma e fiducia imperturbabili. Questo stato di flusso mantiene fuori dalla sua testa le pressioni e le distrazioni, sia interne che esterne.
Damon Burton e Thomas D. Raedeke in “Psicologia dello Sport per allenatori”, osservano che questo stato è fondamentale per raggiungere l’eccellenza personale.
In realtà voglio svelarti un settimo modo per ottenere risultati fin da subito: chi è che cresce in maniera spaventosa rispetto alla norma? I bambini. Bene, adesso dimmi, se tu ti trovassi a dover spiegare qualcosa ad un bambino, cosa faresti? Probabilmente gli racconteresti una storia.
Le metafore e le storie hanno un potere quasi ipnotico che le rende potentissime per programmare la mente verso il successo. Ecco perché ti consiglio di leggere storie di motivazione reali e inventate per programmare il tuo cervello al successo fisico e mentale!
Lasciami essere provocatorio ora: se adesso stai pensando che queste sono tutte fandonie, forse è il momento che ti domandarti perché ancora non sei un atleta eccelso…
Adesso commenta l’articolo, condividilo e scarica il report gratuito sulla Old School Training qui: https://www.oldschooltraining.net/report-gratuito/ !
P.S.: Approfondisci a qui: https://www.oldschooltraining.net/the-secret-of-mind-and-body/
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