Intervista ad Andrea Biasci
Oggi ho il piacere di intervistare un amico presso il cui blog (project invictus) ho scritto in passato e continuo a scrivere: Andrea Biasci. Questa volta è lui a scrivere per il mio blog! 🙂
Iniziamo pure!
- Ciao Andrea, presentati ai nostri amici
Ciao a tutti, mi chiamo Andrea sono alto 190cm, peso 90kg, sono un ragazzo interessante, appassionato, premuroso e cerco l’anima gemella.
- Ahahahaha 😀 Senti, come è nata l’idea di project invictus?
Ero stufo di quello che mi circondava ed ho deciso di dire la mia, o meglio di dare voce a chi è veramente in gamba e fino ad ora era in disparte. Il project parte dalle persone che dimostrano in pedana quello che valgono. Nel fitness ed in palestra tutti possono parlare, io voglio ascoltare solo chi ha dei numeri, medaglie a proprio supporto.
Solo chi si confronta per me ha diritto di parola. Per troppi anni i vari Guri hanno venduto la loro immagine e prodotto. Col project invictus tutto questo sta finendo.
- Kettlebell per massa e forza, gli Olds li usavano, tu che ne pensi?
Che se si è smesso di usarli per quello un motivo ci sarà. Per carità puoi fare massa e forza con tutto, ma c’è di meglio.
- Come è la situazione italiana di tecnici del nostro settore?
Guarda non voglio fare l’ennesimo esperto che si lamenta del suo ambiente. L’evoluzione è la chiave della sopravvivenza. Anche i nostri tecnici se vogliono sopravvivere si devono evolvere, come devo farlo io e tutti noi.
- Che rapporto c’è tra peso dell’atleta, anzianità di allenamento e carichi e esercizi da utilizzare? Che importanza ha ai fini ipertrofici l’adattamento neuronale negli anni?
Guarda ho capito poco la domanda, ma vengo subito al nocciolo. Le persone hanno difficoltà a crescere se non riescono ad essere aggressive col peso. È inutile farsi pippe col carico interno se poi sollevi due manubri da 8Kg. I multiarticolari, l’aumento del carico sul bilanciere, sono fondamentali per attivarsi ed avvicinarsi al proprio potenziale. Fatto questo ti puoi anche dimenticare di tutto, concentrarti sull’isolamento e sul carico interno. Ma finchè non ti attivi sei carne morta.
- Noi della OST crediamo nella multifrequenza. Crediamo, inoltre, che un principiante dovrebbe dedicarsi prevalentemente ad imparare bene la tecnica di esecuzione negli esercizi base (magari con fullbody per avere un buon volume di lavoro settimanale) e solo da intermedio/avanzato dedicarsi a esercizi monoarticolari in split routine. Così sono cresciuti Sandow, Reeves, Park e Arnold. Tu che ne pensi?
Sì, è quello che ho descritto sopra e che condivido. Io, sinceramente, non amo moltissimo le full body e preferisco comunque dividere il corpo in 3: spinta, trazione, gambe ed allenare 2 componenti alla volta.
- Cintura da pesisti o da culturisti? È davvero importante la cintura? Quando sì e quando, invece, no?
Puoi farne a meno, ma saperla utilizzare è sempre meglio che non saperla usare. La cintura da PL ti protegge la schiena e ti da 10kg sul bilanciere. Insomma se non la usi non succede niente ma è sempre meglio una cosa in più che una in meno. La cintura da BB invece è utile se ti cadono i pantaloni.
- Che rapporto c’è tra alimentazione e forza? Si può diventare più forti in ipocalorica?
Dipende da quanto sei lontano dal tuo potenziale, se sei un atleta esperto è molto difficile perché allo stress dell’allenamento aggiungi quello dell’alimentazione.
- Ancora, si può perdere grasso e aumentare di massa contemporaneamente?
Idem, dipende dove sei:
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15% di BW: sì, si può
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12% di BW: se sei geneticamente grasso questo gioco si ferma qui.
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8% di BW: se sei geneticamente magro, invece, arrivi qui poi devi scegliere.
- Andrea, sappiamo che hai quasi ultimato il tuo libro sull’alimentazione. A chi ti sei ispirato? Di cosa parlerà di preciso? Puoi lasciarci qualche anticipazione?
Mi sono ispirato a Roberto Albanesi per quanto riguarda la struttura, ho fatto un manuale di nutrizione. Un libro generale che parla di tutto quello che c’è da sapere sull’alimentazione. All’autogrill trovi i libri sulle diete, all’università invece studi dei tomi di nutrizione, io ho fatto una via di mezzo. Ho preso quello che è complesso e palloso e l’ho reso chiaro e semplice. Volete capire i perché? Questo è il libro che fa per voi. Non è sicuramente il manuale definitivo, ma una buona guida per non perdersi in questo ambiente dove si sente tutto ed il contrario di tutto. Il testo poteva intitolarsi: Le ragioni degli altri, perché spieghiamo anche come approcci opposti possono portare al medesimo risultato. Insomma non ho inventato nessuna dieta, non vendo nessun metodo, è un libro che fornisce degli strumenti per essere autonomi nelle scelte. Perché, se conosci, scegli, altrimenti credi di scegliere.
Grazie mille per la tua disponibilità e gentilezza e alla prossima!
Grazie a voi
Andrea
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